Nuova scuola materna di Cazzago San Martino

Status: Concorso
Cliente: Comune di Cazzago San Martino BS
Località: Cazzago San Martino BS
Tipologia: Istruzione
Progettisti: Gianluca Nicolini, Matteo Santoni, Paolo Pedrazzoli

L’idea

Il progetto prevede la realizzazione di una scuola materna di cinque sezioni più due sezioni di micronido, dotata di tutti gli spazi e funzioni previsti dalle normative attuali sull’edilizia scolastica e facendo riferimento alle più recenti esperienze didattiche e conseguentemente della configurazione degli spazi. La nuova scuola, rispetto al lotto, è situata in posizione centrale. E’ orientata in modo da dedicare lo spazio esterno rivolto a sud-est all’area gioco per i bambini. La posizione, inoltre, ci permette di avere un ottimale orientamento delle aule e il maggior spazio possibile per la superficie di gioco esterna. L’accesso principale si trova a sud-ovest in corrispondenza dei parcheggi pubblici esterni caratterizzato da un vialetto che, a forma conica, conduce all’ingresso vero e proprio dell’edificio. Da qui, grazie a una struttura vetrata, si può vedere in trasparenza la corte interna, dando quindi la sensazione di passare da uno spazio esterno a uno spazio comunque aperto e che da l’impressione di accogliere i bambini evitando il senso di chiusura, ma anzi di libertà e di rapporto continuo con l’ambiente esterno. A nord-ovest avremo invece l’accesso secondario per i parcheggi del personale, per i vari depositi e locali tecnici.

La forma

La nuova scuola materna è a forma ellissoidale, pensando a un volume dalle linee morbide e giocose, come un immaginario “girotondo” creato dai bambini che si tengono per mano. L’edificio è caratterizzato da una corte interna che crea uno spazio protetto, dedicato alla relazione e dettato dal desiderio di ottenere la sensazione di essere in un interno/esterno.

Il progetto

Il progetto prevede la realizzazione di un fabbricato ad un solo piano,dove sono previsti tutti i locali: n. 5 aule scuola materna, n.2 aule micronido, mensa-cucina, sala polivalente, ufficio personale, due blocchi WC, atrio d’ingresso e corridoi, con una porzione parziale di scantinato da destinare a servizi inerenti la struttura principale (cucina, lavanderia, cantina, spogliatoio e WC del personale). La hall d’entrata racchiude in se molteplici funzioni: da atrio d’ingresso e punto di sosta a sala per attività collettive e didattiche, a spazio per incontri e all’accesso alla corte interna che può avvenire comunque direttamente da tutti gli spazi che affacciano ad essa, grazie alle ampie vetrate apribili a pacchetto. Sulla hall d’ingresso si innesta inoltre il percorso distributivo delle aule e degli spazi così distribuiti: micronido: – aula divezzi: 38,00 mq – aula lattanti: 38,00 mq – 2 zona notte da ciascuno: 23,00 mq – zona didattica: 58,00 mq – sala insegnanti con spogliatoio/cucinino/dispensa: 30,00 mq – bagno divezzi: 6,30 mq – bagno lattanti: 6,30 mq – 2 locali fasciatolo da ciascuno: 7,00 mq – bagno del personale con antibagno: 9,00 mq – corridoio: 48,00 mq – area gioco nella corte interna dedicata al micronido: 120,00 mq per una superficie interna totale calpestabile di 293,00 mq circa e un’area esterna di 120,00mq circa, come da elaborati grafici allegati. L’aula lattanti ospiterà bambini dai 3 ai 18 mesi e l’aula divezzi ospiterà bambini dai 18 ai 36 mesi, per cui, i servizi igienici ubicati separatamente in prossimità delle rispettive sezioni saranno dotati dei sanitari e degli arredi corrispondenti alle fasce di età relative e cioè di fasciatoi, vasini, vaschette con doccetta e lavabi a misura. Ogni sezione è di superficie idonea per svolgere le necessarie attività ludiche individuali e di gruppo, con la possibilità di creare zone morbide, zone dedicate al riposo e zone per il pranzo. scuola materna: – 5 aule didattiche da ciascuna: 45,00 mq – 5 zone riposo posta al piano tetto/giardino da ciascuna: 24,00 mq – bagno personale: 16,00 mq – bagno/wc bambini: 40,00 mq – spazio esterno ludico: 1200,00 mq – corte interna: 620,00 mq – mensa: 100,00 mq – sala polivalente: 75,00 mq – spazio esterno mensa: 200,00 mq per una superficie totale interna calpestabile di 576,00 mq circa e un’area esterna di 2020,00 mq circa. Le aule saranno attrezzate per svolgere le attività ludiche individuali e di gruppo e separate tra di loro tramite pareti mobili scorrevoli per avere ambienti tra di loro La zona notte, che verrà utilizzata da tutti i bambini, è stata creata nella zona superiore dell’edificio, ovvero sul tetto giardino, mediante volumi colorati con poca superficie finestrata e direttamente collegati con le aule sottostanti tramite scala interna. Qui verrà garantito il riposo dei bambini con l’ utilizzo di tende oscuranti e con la possibilità di creare l’atmosfera rilassante mediante l’istallazione sul soffitto di fibre ottiche millimetriche che simulano il cielo stellato. La stesse stanze, al di fuori delle ore destinate al riposo, potranno essere utilizzate come laboratori didattici. Locali di servizio – cucina: 53,00 mq – deposito: 16,00 mq – deposito: 9,00 mq Inoltre è previsto un piano interrato di servizio con locali di deposito. Continuità interno/esterno Nei servizi per la prima infanzia viene posta una grande attenzione alla progettazione delle attività educative svolte negli spazi interni delle strutture (sezioni e spazi comuni) che saranno caratterizzati da un’alta flessibilità grazie alle pareti interne che hanno la possibilità di aprirsi e chiudersi a pacchetto. Lo stesso investimento progettuale non si riscontra, il più delle volte, per lo spazio esterno, forse perché si sottovalutano le infinite potenzialità che la natura mette a disposizione dei bambini, esploratori del mondo, ricercatori di stupori e valorizzatori di semplicità. Spesso non si tiene nemmeno nella giusta considerazione il fatto che l’esterno entra inevitabilmente all’interno: pensiamo alle vetrate, piccole o grandi che siano, elementi che separano e filtrano i messaggi della natura. Per questo abbiamo pensato a un forma che potesse esprimere al meglio questo concetto di continuità tra interno ed esterno e di rapporto continuo con la natura circostante. Realizzazione di spazi didattici per la manipolazione e l’educazione al suono ed alla conoscenza della vegetazione: il tetto giardino. Il tetto giardino sarà dimora di numerose piante, diverse zone dedicate alla conoscenza dei suoni, dei materiali. In questa prima fase il progetto prevede l’acquisizione di materiale quali sabbiere, aree in cui collocare essenze arboree per la conoscenza della vegetazione, dei profumi in modo da rendere il giardino uno spazio didattico complesso per il quale sarà anche prevista una serra. Sarà prevista inoltre una pista per i tricicli che corre intorno al tetto giardino e giochi didattici per l’apprendimento del suono e della musica attraverso attività ludiche.

Spazio esterno

Molto spesso, forse troppo, lo spazio esterno è stato sinonimo di “luogo di sfogo” soprattutto se collocato in una realtà educativa quale quella del Nido o della Scuola dell’Infanzia. In parte questa affermazione può essere vera: passando molte ore al giorno in spazi chiusi, spesso di dimensioni limitate e con luci artificiali, è inevitabile che all’aperto, i bambini percepiscano la possibilità di giocare in modo “diverso”, con corse, salti e macro movimenti che all’interno degli edifici non hanno modo di compiere. Il gioco libero è pur sempre un gioco condizionato, nel senso che prende forma intorno alle caratteristiche concrete dell’ambiente. Ogni giardino, parco e area verde offre infiniti spunti intorno ai quali si cristallizzano i progetti, o i micro-progetti dei bambini. La nostra proposta è quella di offrire ai bambini uno spazio esterno che sostenga tutte le possibilità di esplorazione, di ricerca, di conoscenza di cui essi sono capaci, progettando in modo da valorizzare le caratteristiche naturali dell’ambiente e di ciascun elemento che lo compone. Le indicazioni di una progettazione di questo tipo nascono dalla semplice osservazione dei bambini, che sono i primi a portarci input su come comporre il loro scenario di gioco attraverso i loro cento linguaggi. Input che però solo un occhio attento e sensibile riesce a cogliere. Educare al rispetto della natura come produttrice di vita. C’era una volta l’abitudine di giocare nella strada, nelle campagne… da allora il contesto di vita è molto cambiato e così anche il modo che i bambini hanno per conoscere e rapportarsi con la natura e con il mondo che li circonda. E’ necessario tenere sempre presente che lo spazio esterno nei servizi educativi è una potenziale e straordinaria miniera educativa. Un luogo che non insegna solo competenze, ma anche valori e, in primo luogo, il valore per la vita e quello per la semplicità. La vita all’aperto può non sembrare finalizzata a qualche scopo preciso, semplicemente “è”. Diventa profondamente utile proprio perché apparentemente “senza scopo”. Esce dalle logiche lineari e pragmatiche, per inserirsi in una logica a grande respiro: una logica che ci permette di “dedicarci tempo”. Il giardino ci chiede di fermarci e soffermarci sulla bellezza delle cose. Vogliamo creare un contesto nel quale emerga l’innata vitalità giocosa dei bambini; dando prestigio a questo “ozio fecondo”. Consideriamo il Nido d’Infanzia come luogo privilegiato per far ciò, ricordandoci che la vita all’esterno è una vita educativa, intelligente, sfumata, impegnativa, intensa, in forte comunicazione con ciò che avviene invece all’interno. Rifiniture tutte le rifiniture e i materiali utilizzati sono pensati per garantire un’adeguata sicurezza per i bambini: – i pavimenti nelle aule e nelle zone comuni sono stati realizzati in listoni di laminato prefinto con aggiunta di accorgimenti fonoassorbenti in modo da garantire una superficie calda e non rumorosa, adatta per il gioco a terra; – nell’ingresso e nei servizi igienici, anche i quello del personale sono state utilizzate piastrelle di resistenza R9 che evitano brusche scivolate anche in caso di superficie bagnata; – gli infissi a finestra sono stati realizzati con vetro di sicurezza antisfondamento e a taglio termico, con apertura a scorrimento per evitare ante pericolanti e spigoli vivi; – le porte finestre sono state realizzate con gli stessi materiali degli infissi a finestra ma dotati altresì di maniglione antipanico con apertura verso l’esterno per le uscite di emergenza; – le porte interne sono state realizzate in legno, ad anta piena, con sistema a scomparsa; – le tinte e gli smalti utilizzati per le pareti sono tutti in materiale lavabile e atossico; – l’impianto elettrico è stato realizzato in tutti i locali con prese e interruttori ad un’altezza non inferiore ad un metro con apposite luci di emergenza in prossimità delle uscite. Sostenibilità ambientale Particolare attenzione è stata rivolta alla realizzazione di strutture atte a garantire il risparmio energetico. La struttura dell’edificio sarà a telaio realizzata in C.A. con murature portanti in calcestruzzo poggianti su fondazioni continue in C.A., con pilastri C.A. su plinti CA, con murature in materiale porizzato da cm. 30,con strutture a sbalzo in C.A. La costruzione verrà realizzata con struttura antisismica nel rispetto della normativa vigente. Il tetto giardino sarà realizzato in modo che le acque piovane verranno raccolte in vasche di trattamento acque e riutilizzate per l’irrigazione esterna e lo scarico dei wc. Le murature esterne saranno rivestite con cappotto in lana minerale di spessore di 10 cm. Tutti i serramenti esterni saranno in legno a taglio termico, dotati di vetrocamera. Gli ambienti interni saranno dotati di impianto di ventilazione forzata. L’impianto di riscaldamento sarà di tipo radiante a soffitto. La scelta è stata dettata dal fatto che l’utilizzo di tappetini gommosi nelle zone ludiche abbasserebbe il rendimento del riscaldamento a pavimento. L’impianto sarà collegato alla centrale termica a condensazione che sarà posta sul tetto all’interno dei locali tecnici dedicati. Al fine di garantire l’economicità dell’intervento e il ciclo di vita dell’edificio, le parti strutturali complementari saranno realizzate con alto grado di prefabbricazione, in particolare i setti che costituiscono le facciate. La compatibilità ambientale, l’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili e il basso consumo di energia fanno sì che con queste caratteristiche l’edificio possa rientrare nella classe A.