Galleria Civica Trento

Anno: 2013
Status: Concorso ad inviti
Committente: MART museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Località: Trento
Tipologia: Musei / Padiglioni espositivi / Gallerie d’arte
Progettisti: Gianluca Nicolini, Matteo Santoni

 

Restyling spazi espositivi Galleria Civica di Trento

Il rinnovo degli spazi espositivi proposto si è basato su alcune suggestioni principali: – Caratterizzare l’intervento con elementi di alta riconoscibilità in linea con la funzione ospitata – uso di materiali e colori naturali e neutri che possano accompagnare differenti tipologie di materiali espositivi – grande flessibilità degli spazi con la possibilità di ampliare o contrarre le aree e le funzioni a seconda delle necessità – razionalità ed economicità degli interventi per rispettare budget e tempi richiesti.

Sulla base di questi elementi si sono poi sviluppate tutte le successive scelte progettuali presentate.

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI Ingresso. L’ingresso principale è stato caratterizzato dal colore: la galleria è creatività, gioia, vitalità e quindi si è deciso di rappresentare questi sentimenti tramite il colore GIALLO che ben li rappresenta. La vista dalla strada quindi è subito attirata dal giallo del serramento principale che è affiancato da banner che pubblicizzano gli eventi in corso. Biglietteria. Infopoint. Bookshop Entrati nella prima sala si possono chiedere informazioni al bancone d’accoglienza e passare del tempo a guardare i libri ospitati da un mobile composto da elementi scatolari e modulali che possono essere smontati e ricomposti a seconda delle necessità. Tale mobile libreria si sviluppa lungo tutta la parete del bookshop e quindi il visitatore proseguendo verso le sale può far scorrere l’occhio cercando qualche novità. Gli spazi vetrati ad arco che si affacciano sulla galleria laterale ospitano dei banconi/vetrina con libri selezionati e gadget di fronte ai quali ci si può sedere su elementi cubici. Si è scelto di non ingombrare il corridoio centrale del bookshop con mobili e tavolini in modo da non creare impedimento a visitatori con disabilità motorie.

Corte interna Visto l’uso in condivisione della corte interna e della possibilità di accesso durante i giorni lavorativi, la proposta è quella di pensare allo spazio come ad una ulteriore sala espositiva all’aria aperta dove, nei mesi più caldi, le sale della galleria si possano aprire e nella quale si possano ospitare opere temporanee. Si è delimitato uno spazio tramite l’uso di un basamento di ghiaia bianca contenuto da lame in acciaio (intervento leggero e reversibile) che può diventare palcoscenico per opere temporanee frutto di concorsi. La suggestione è che questa tipologia possa espandersi anche in altre corti interne della città per festival dell’arte in cui la galleria si diffonde e amplia nella città.

Sale al piano terra. L’accesso avviene dalla prima sala che funge da controllo biglietti e spiegazione delle opere esposte, gli spazi espositivi che si affacciano sulla corte sono stati resi più omogenei e luminosi tramite la rimozione della parete in cartongesso che delimitava la sala principale verso il corridoio e tramite l’apertura dei serramenti sulla corte interna permettendo alla luce naturale di penetrare all’interno. I serramenti di questo spazio, nei mesi estivi, possono essere totalmente aperti per manifestazioni legate all’arte. Questo permette di raddoppiare l’area a disposizione. Proseguendo ci si trova nello spazio tecnico caratterizzato dai canali dell’aria che vengono nascosti da uno schermo leggero composto da doghe orizzontali di legno naturale. Questo rivestimento permette di nascondere i canali mantenendo una percezione di profondità dello spazio. I serramenti di quest’area sono rivestiti da uno schermo apribile metallico che nasconde la vista delle tubazioni dall’esterno senza bloccare l’accesso della luce naturale. Con lo stesso linguaggio si è rivestita la parete di accesso gli uffici. Uno schermo facilmente apribile permette di nascondere l’accesso ai piani superiori senza bloccare la luce. Proseguendo si possono visitare le opere esposte lungo il corridoio fino a essere incuriositi da una parete in policarbonato giallo che evidenzia la possibilità di accedere agli spazi inferiori. Si è deciso di inserire questo elemento perché allo stato attuale non ci si accorge immediatamente della presenza della scala.

Sale interrate. Analogamente alle sale al piano terra, si è deciso di liberare i pilastri dalla parete in cartongesso che divideva la sala principale. Lo spazio così ottenuto viene delimitato da dei pannelli scorrevoli in policarbonato che possono essere contenuti nel mobile parete posto lungo la parete antistante i bagni. Tale soluzione permette di poter delimitare lo spazio in occasione di eventi didattici, e di essere poi liberato per mostre ed eventi che necessitano maggiore spazio. Le rimanenti sale sono adatte ad ospitare installazioni luminose e videoarte oltre alle opere tradizionali.

SOLUZIONI TECNICHE E MATERIALI SCELTI

Illuminazione. L’illuminazione naturale viene resa il più possibile tramite apertura dei serramenti esistenti, la luce diretta viene schermata tramite schermi esterni e tende interne. L’illuminazione artificiale è pensata tramite uso di faretti posti su binario, tale soluzione permette il facile direzionamento e riposizionamento a seconda delle necessità espositive. La tipologia è quella dei faretti Parrot della iGuzzini ma si può optare per soluzioni analoghe di minor costo se il budget lo rende necessario. I pavimenti vengono rinnovati. Per la biglietteria-bookshop si è pensato ad un pavimento in doghe con finitura legno naturale per rendere lo spazio più caldo e contemporaneo. Per le sale espositive invece si ritiene efficiente l’uso del linoleum con una tonalità tortora o comunque un marrone desaturato.

Pareti. Le pareti vengono mantenute in cartongesso con l’aggiunta degli schermi in doghe di legno naturale e le pareti in policarbonato autoportante di colore giallo per il piano terra e neutro per il piano interrato.